NONA TAPPA: da Chialvetta (1494 m) al Pianoro della Gardetta (2335 m)

Da Chialvetta (1494 m) al Pianoro della Gardetta (2335 m)
Dutata: 3,30 h
Dislivello: 950 m
Note interessanti lungo il cammino:
A Pratorotondo: il mulino costruito ad inizio ‘900 e che era sfruttato a turni dalla popolazione locale per macinare i cereali coltivati in loco: grano, orzo, segale ed avena. Il forno da qualche anno ristrutturato ed utilizzato in estate nelle feste della frazione.
A Viviere: la ristrutturazione totale e curata delle abitazioni.
Prima di arrivare a Prato Ciorliero, nascoste tra gli alberi: le Opere 176 e 177 ovvero malloppi difensivi del Vallo Alpino riconducibili, per la loro conformazione, alle circolari 7.000 e facenti parte dello sbarramento di Prato Ciorliero.
A Prato Ciorliero: i baraccamenti invernali delle truppe militari del Secondo Conflitto Mondiale dove si trovavano dormitori, cucine e scuderie.
Nel vallone prima di arrivare al Passo della Gardetta: (difficili da vedere negli inverni molto nevosi) le Opere 179, 180 e 181 del Vallo Alpino
Il pianoro della Gardetta: riconosciuo come Patrimonio Geologico Italiano, in questo lembo di terra migliaia sono le unicità! A partire dalle impronte del dinosauro Ticinosuchus (scoperte dal mio collega e geologo Enrico Collo -che organizza escursioni ad hoc su questo tema e su quello geologico-) alla storia del Vallo Alpino del Littorio, infatti il Rifugio della Gardetta è stato ricavato ristrutturando un baraccamento militare. All’interessante storia geologica di questo spazio.
I posti tappa che vi consiglio:
Sul Pianoro della Gardetta: il Rifugio della Gardetta struttura con camerate con ottima cucina e interessanti attività organizzate per tutti i gusti ed età!
Agriturismo La Meja praticamente ai piedi della maestosa Meja, questo agriturismo vi farà riscoprire il piacere ed il contatto con la natura, senza dimenticare il gusto per la buona tavola con piatti della tradizione locale
La tappa raccontata attraverso le foto:
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