MONTE MANIGLIA (3177 m)

Partenza: Acceglio Grange Collet m.2006
Dislivello: 1171 m
Difficoltà: EE -impegnativo-
Cartografia consigliata: “Chaminar en Val Maira” di Bruno Rosano 1:20.000
“Alta Valle Varaita + Alta Valle Maira” n. 11 di Fraternali 1:25.000
Descrizione dell’itinerario:
Itinerario poco frequentato non perchè sia particolarmente impegnativo, ma forse perchè un po’ lungo, nonostante il dislivello non sia eccessivo.
Si parte dalle Grange Collet e si seguono le indicazioni per il colle Bellino fino ad arrivare ad una palina a quota 2430 m circa che segnala “M. Maniglia” a sinistra e si prende il sentiero che si inerpica lungo un pendio per terminare in un valloncello con dei laghetti. Si continua a camminare lasciando morene di antichi ghiacciai sulla sinistra e tenendo la destra raggiungendo una dorsale prativa a. Da qui si continua fino ad arrivare alle Basse di Terra Rossa (2832 m) dove si vede la cima ed il crinale che si deve percorrere fino ad arrivare prima all’anticima (3000 m) e poi alla cima, superando detriti e sfasciume.
Note interessanti lungo il percorso:
Gli “sliors”… Questa zona un tempo era molto abitata da pastori (notate quante baite ci sono sparse ovunque) e dove veniva fatto il formaggio che era conservato appunto… negli “sliors”, nome occitano che indica la costruzione interrata in cui si lasciavano maturare i formaggi e si tenevano al fresco.
Il vallone che conduce al colle Ciabriera e in parte al monte Maniglia è quello che mirande del lavoro di un antico ghiacciaio che scendeva proprio dal colle ed è bello notare quante morene ha lasciato.
Il toponimo “Maniglia” deriva dal termine occitano manèo probabilmente legata al fatto che abbia una forma ricurva ad ansa
Fiori e fauna lungo il percorso:
Il Monte Maniglia è casa di stambecchi… quindi occhi aperti!!! Fate attenzione anche a scorgere qualche lepre che gira tranquilla…
Occhi aperti anche a non calpestare qualche Stella alpina (Leontopodium alpinum) oppure esemplari di Linaiola alpina (Linaria alpina) Crisantemo alpino (Chrysanthemum alpinum) o ancora di Astro alpino (Aster alpinus).
Dove ristorarsi dopo la gita:
A Chiappera: presso “La Scuola di Chiappera” locale di recente e notevole ristrutturazione che offre gentilezza e ottimi piatti della cucina alpina anche un po’ ricercati e per buoni palati… Assolutamente consigliatissimo!! Al “Rifugio Campo Base” poco dopo Chiappera, locale storico della valle che ha da sempre lasciato il suo segno. La sua cucina non delude mai l’escursionista affamato che cerca i piatti ricchi occitani.
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