“La Scurcio” ovvero… La Scorciatoia : ITINERARIO ESTIVO

Partenza: Acceglio fraz. Frere 1208 m
Dislivello: variabile tra i 270 m e i 570 m
Difficoltà: F -facile-
Cartografia consigliata: “Chaminar en Val Maira” di Bruno Rosano 1:20.000
“Alta Valle Varaita + Alta Valle Maira” n. 11 di Fraternali 1:25.000
Descrizione dell’itinerario:
“Dislivello variabile” perchè l’itinerario può essere interrotto oppure iniziato dove preferite!!
Partendo dal centro abitato di Frere (1196 m) costeggiamo il torrente Unerzio proseguendo senza deviazioni fino al centro abitato di Gheit (1372 m). Il percorso continua lungo quella che era denominata la “Vio di Fournas” ed è costituita da soli muretti a secco. Si arriva così a Chialvetta (1475 m) per poi continuare verso Pratorotondo (1639 m) e Viviere (1713 m) lungo la “Vio Vieio”. Da Viviere, anziché continuare lungo il sentiero principale si prende quello che arriva alle “Grangie” (1727 m) il punto più alto di questa gita.
Per il ritorno si può proseguire scendendo da Grangie lungo il sentiero de “la Scurcio” che compie un anello e si ricongiunge a quello principale tra Pratorotondo e Chialvetta, per poi continuare sulla via percorsa all’andata.
Note interessanti lungo il percorso:
A Gheit: vecchio forno a legna, utilizzato un tempo da tutta la comunità locale per cuocere il pane. Un ‘occhio vi cadrà sicuramente all’attenta e bella ristrutturazione delle case.
Lungo il sentiero tra Gheit e Chialvetta notare i muretti a secco che avevano la funzione anche di delimitare le zone di proprietà.
A Chialvetta: il museo Etnografico “La Misoun d’en bot” che raccoglie più di 1500 attrezzi utilizzati nella vita quotidiana fino agli anni ’60 ed ora completamente scomparsi… come molti dei lavori che si facevano fino a quell’epoca.
A Pratorotondo: il mulino costruito ad inizio ‘900 e che era sfruttato a turni dalla popolazione locale per macinare i cereali coltivati in loco: grano, orzo, segale ed avena. Il forno da qualche anno ristrutturato ed utilizzato in estate nelle feste della frazione.
A Viviere: la ristrutturazione totale e curata delle abitazioni.
A Grangie: una visuale da mozzare il fiato
Fiori e fauna lungo il percorso:
I caprioli, le volpi, i cinghiali, i cervi (quest’ultimi sono uno spettacolo da sentire in autunno quando bramiscono… Uno spettacolo che mette i brividi: Scopri di più) piccoli mustelidi, roditori, ittofauna insomma: un percorso semplice, ma più che ricco di qualsiasi specie!!
Bellissimi sono anche i biancospini e le rose canine che si trovano lungo il percorso, molte latifoglie e alcune conifere, i Gigli Martagone (Lilium martagon) ed alcune orchidee abitano il percorso.
Dove ristorarsi dopo la gita:
A Frere: Albergo ristorante “Le Marmotte”. Ristorante in cui la cortesia e la buona cucina sono padrone, con un ampio giardino per poter far giocare i bambini o rilassarsi al sole ed un caldo caminetto per riscaldare le giornate grigie
A Chialvetta: Osteria della Gardetta meglio conosciuta come “da Rolando”. Antica osteria occitana di Chialvetta, già di proprietà della mamma di Rolando, dove la cucina casalinga la fa da padrona e non delude mai!!!
A Viviere: Rifugio di Viviere. Un rifugio caldo ed accogliente, tipicamente ristrutturato e curato in ogni dettaglio che propone sempre piatti tipici locali.
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